Pechino contro Apple, limita cellulare e tablet. Iniziata la guerra tecnologica

Siamo alla guerra dei chip e delle tecnologie. Come ha riportato Wired, la scorsa settimana il Wall Street Journal ha pubblicato un servizio sul provvedimento da parte del governo cinese di vietare l’utilizzo degli iPhone a lavoratrici e lavoratori delle agenzie governative. La decisione riguarda anche altri smartphone di marche straniere ed è stata presentata come misura per limitare il più possibile la fuoriuscita di informazioni sensibili dal paese.

La Repubblica riporta come al centro di questa decisione vi siano la necessità di contrastare possibili operazioni di spionaggio attraverso apparecchiature straniere e la volontà di ridurre la sua dipendenza tecnologica da altri paesi. In ogni caso, la misura è solo l’ultimo passo di una lunga battaglia tecnologica tra Washington e Pechino. Una guerra iniziata già con Donald Trump che, oltre al blocco di Tiktok mantenuto anche da Joe Biden, aveva vietato la vendita di “apparecchiature alle aziende tecnologiche cinesi Huawei e Zte”, come viene riportato da Business Insider.

L’impatto sui mercati

A risentire in maniera particolare della notizia è stato il comparto tecnologico del mercato azionario. L’Economist spiega che, a seguito del divieto di uso di iPhone per i funzionari di governo cinese, le azioni di Apple sono crollate di oltre il 3%, mentre le aziende Qualcomm e Tsmc, che forniscono i chip alla Apple, hanno aperto la giornata con un rispettivo crollo del 7 e dell’1 per cento.

Pechino, tuttavia, rappresenta una fetta molto importante del mercato di Apple. La Cina è infatti il secondo mercato unico più grande per vendite dei prodotti dell’azienda, un posizionamento che, proprio un anno fa, ha generato il 18% delle vendite e un guadagno di 74 miliardi di dollari per Apple. Ѐ dunque possibile che questo crollo sia solo uno sbandamento temporaneo.

Il Mate 60 Pro

Nell’affare tra Pechino e Washington in cui è coinvolta la Apple, tuttavia, negli ultimi giorni è ricomparso un altro attore di grande rilievo: l’azienda cinese Huawei, che ha lanciato il Mate 60 Pro, uno smartphone che potrebbe fare diretta concorrenza al nuovo iPhone.

Il Mate 60 Pro, infatti, contiene un chip autoprodotto dalla Repubblica popolare le cui capacità hanno stupito la controparte statunitense, che si è detta pronta a indagare su eventuali aggiramenti delle sanzioni che Washington ha posto alla Cina nello sviluppo dei processori.

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