L’oro attende l’economia Usa per andare ancora avanti
Le quotazioni dell’oro sono in una fase di stallo. Il calo del prezzo del Petrolio, combinato con una pausa nell’impennata dei rendimenti obbligazionari statunitensi, sono i diretti concorrenti della fase rialzista dello stesso oro. Per il petrolio occorrerà vedere quali sono gli sviluppi della crisi tra Israele e palestinesi, se cioè il conflitto si manterrà a livello locale o se invece potrebbe infiammare i paesi limitrofi e produttori. Primo tra tutti quell’Iran che sta sostenendo a Gaza ed in Libano le fazioni di Hamas ed Hezbolla. L’Iran, pur tra le difficoltà dovute alle sanzioni occidentali, è ritornata quasi a regime con 3 milioni di barili al giorno.
Tema a parte, invece, per la situazione Usa. L’economia non va bene. Riguardo il dato sulle buste paga non agricole (NFP), gli analisti si aspettano che l’economia statunitense abbia aggiunto 170.000 posti di lavoro a settembre, un leggero passo indietro rispetto ai 180.000 nuovi posti di lavoro del mese precedente. Inoltre, è molto atteso anche il dato sul tasso di disoccupazione, pronosticato leggermente in calo rispetto al mese precedente, passando dal 3,8% al 3,7% a settembre.
Come riporta il sito specializzato www.fxempire.it l’oro potrebbe, dopo la pausa di questi giorni, riprendere il trend rialzista. Se l’economia americana non avrà bisogno di ulteriori stimoli i tassi d’interesse potrebbero flettere, ma se i dati diranno che le difficoltà aumenteranno, allora gli stimoli con la diminuzione del tasso da parte della Fed potrebbero permettere un nuovo corso rialzista per il metallo giallo.