Nuova tassazione per l’oro, ma gli investitori non devono allarmarsi

Con la legge finanziaria cambi il regime di tassazione delle plusvalenze derivanti da compravendite in oro. Attualmente nel caso in cui non siano presenti documenti che certifichino il costo di acquisto i guadagni vengono calcolati considerando il 25% del prezzo di vendita di oro e argento. Il nuovo regime di tassazione introduce un’aliquota al 26% e riguarderà il prezzo intero.

Attenzione! non cedete agli allarmismi della stampa. Per due ordini di motivi. Il primo riguarda il fatto che chi investe in oro detiene tutti i documenti delle compravendite effettuate e quindi si è in grado di dimostrare i vari passaggi di proprietà cosí come ogni altro atto d’investimento. Nel qual caso è semplice risalire alle plusvalenze realizzate e passare al pagamento della relativa tassa del 26%. La seconda motivazione risiede nel fatto che le compravendite sono ufficiali e sono certificate dalla quotazione della relativa sezione della borsa di Londra. Quindi senza possibilità di valutazioni diverse. Inoltre se vi affidate ad un intermediario professionale, sarà compito di questi supportarvi nella conservazione dei documenti (nel caso l’investitore lo voglia).
Dalla misura del Governo non sono compresi i gioielli, collane ed altri preziosi usati per motivi personali.

Inoltre il Governo prevede d’incassare circa 200 milioni, dato che le vendite sono salite a oltre 3 miliardi nell’anno 2022 e l’imponibile degli investimenti (esclusi regali e donazioni) è stato di 754 milioni di euro.

Ma quaIi termini di performance dell’oro? L’ultimo trimestre ha segnato una performance del 7%, la percentuale scende al 4% se si considera il periodo da inizio anno. Sicuramente il metallo giallo è stato influenzato dalle tensioni tra Israele e Palestina, infatti è arrivato nei giorni scorsi sopra i 2mila dollari l’oncia. I dati sono particolarmente positivi e, infatti, l’oro sembrerebbe essere tornato un vero e proprio bene rifugio.

Le Banche centrali, inoltre, continuano a comprare oro ad un ritmo importante. Secondo il World Council Gold gli acquisti dell’anno in corso hanno toccato le 337 tonnellate, poco meno rispetto al 2022 dove si è arrivati a quota 459. In particolare, gli analisti di ING hanno evidenziato maggiori acquisti da parte delle Banche centrali di Cina che ha incrementato di 78 tonnellate, Polonia di 57 tonnellate, Turchia di 39 tonnellate e indica di 9 tonnellate.

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