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Analisi di Repubblica: l’oro può ancora correre

Un nuovo record storico a quota 2.452 dollari l’oncia per l’oro. A dare una lettura in termini macro ci pensa anche il quotidiano la Repubblica. che sostiene che la morte del presidente dell’Iran Ebrhaim Raisi “potrebbe innescare un’altra ventata di tensioni a livello geopolitico, spingendo così gli investitori verso l’asset rifugio per eccellenza”.

Tra gli altri fattori che sostengono il lingotto, c’è senz’altro il taglio dei tassi più vicino per gli Stati Uniti, che lascia immaginare un indebolimento del dollaro, considerato che il biglietto verde ha storicamente una correlazione inversa con il metallo giallo.

Gli acquisti del resto continuano da parte delle Banche centrali per ragioni geopolitiche con in testa la Banca centrale cinese.  Sia nel 2022 che nel 2023 gli acquisti hanno superato le mille tonnellate (quasi 80 miliardi di dollari l’anno alle quotazioni attuali).

Come questo blog ha segnalato, il fenomeno è legato alla de-dollarizzazione dell’economia.

Cosa potrà succedere in futuro? Gli analisti sono d’accordo: gli investimenti potranno continuare facendo aumentare le quotazioni dell’oro.

Dove arriverà l’oro non è facile prevederlo. Sicuramente il quotidiano fa notare che durante la crisi dei debiti sovrani negli anni 2011/2012 le quotazioni corrispondevano a 2.500 dollari attuali: “Non siamo ancora al top”.

 

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