Bank of America, ai giovani piace investire in oro – I risultati di un sondaggio
Uno studio di Bank of America Private Bank su un campione di investitori statunitensi benestanti segnala una forte differenza nelle preferenze di portafoglio: dai 21 ai 43 anni si scelgono meno le azioni tradizionali e più strumenti alternativi, immobili e oro. lo ha riportato il settimanale finanziario americano Barrons (ripreso da Milano Finanza).
Secondo un nuovo report di Bank of America Private Bank, gli investitori più giovani e ricchi hanno una visione molto diversa sul modo migliore di investire rispetto ai loro coetanei più anziani, preferendo alle azioni statunitensi gli immobili, le criptovalute, gli asset digitali e il private equity.
Quasi tre quarti degli investitori di età compresa tra i 21 e i 43 anni ritengono che «non sia possibile ottenere rendimenti superiori al mercato utilizzando esclusivamente investimenti tradizionali come azioni e obbligazioni», afferma Michael Pelzar, responsabile degli investimenti della banca privata. «Questo contrasta con la generazione più anziana [dai 44 anni in su] che crede di poter ottenere rendimenti superiori al mercato solo con azioni e obbligazioni».
I risultati del sondaggio
Le risposte al sondaggio riflettono le opinioni di poco più di 1.000 persone con un patrimonio investibile di almeno 3 milioni di dollari che non sono necessariamente clienti della banca o delle sue divisioni di gestione patrimoniale e degli investimenti, una strategia che, secondo Pelzar, fornisce «una migliore comprensione di ciò che sta accadendo più in generale e di ciò che significa per il modo in cui gli americani si stanno avvicinando al loro patrimonio».
Secondo lo studio, il 18% degli intervistati ha un patrimonio compreso tra i 5 e i 10 milioni di dollari e il 15% ha un patrimonio superiore ai 10 milioni di dollari.
La generazione più giovane che ha risposto ha allocato circa il 19% dei propri investimenti in obbligazioni e il 28% in azioni rispetto alla generazione più anziana, che ha anch’essa allocato il 19% in obbligazioni ma ben il 55% in azioni.
Gli investitori più giovani, invece, hanno allocato il 17% del loro patrimonio in strumenti alternativi, come il private equity e il venture capital, e il 14% del loro patrimonio in criptovalute e asset digitali. Gli investitori più anziani hanno allocato solo il 5% sugli investimenti alternativi e l’1% alle criptovalute.
Nei prossimi anni, il 93% degli investitori più giovani intervistati prevede di destinare una quota maggiore dei propri investimenti agli alternativi, contro solo il 28% di quelli di età superiore ai 44 anni.