Societe Generale e Mitsui rientrano nel mercato dell’oro
Societe Generale, la terza banca francese quotata in borsa, sta pianificando un ritorno parziale al trading di oro dopo aver abbandonato il mercato dei lingotti nel 2019, hanno dichiarato a Reuters due fonti a conoscenza della questione.
Societe Generale si è dimessa come market maker per l’oro presso la London Bullion Market Association (LBMA) nel 2019, in quanto ha ridimensionato il trading di materie prime over-the-counter (OTC), dove le transazioni vengono effettuate bilateralmente tra banche e broker.
La banca intende concentrarsi solo sul trading di derivati sull’oro, hanno detto le fonti, aggiungendo che non ha intenzione di assumere un team di grandi dimensioni o di diventare nuovamente market maker della LBMA. Londra è il più grande hub di trading di oro OTC al mondo, supervisionato dalla LBMA.
Con il suo ritorno, Societe Generale si unisce alla casa di trading giapponese Mitsui & Co, che ha in programma di rientrare nel trading globale di metalli preziosi per coprire il rischio dei clienti dopo nove anni di assenza, dato che il rally del 2024 ha gonfiato l’attività del settore.
L’anno scorso, i prezzi dell’oro hanno registrato un’impennata del 27%, la più alta degli ultimi 14 anni, toccando diversi massimi storici grazie alla domanda di beni rifugio, ai tagli dei tassi delle banche centrali e agli acquisti del settore ufficiale.
Il World Gold Council stima che i volumi di scambio dell’oro nei mercati globali siano aumentati del 39%, raggiungendo una media di 226,3 miliardi di dollari al giorno nel 2024, il massimo storico.
Da quando ha toccato il massimo storico di 2.790,15 dollari il 31 ottobre, il prezzo dell’oro spot è sceso del 3%, poiché gli investitori hanno valutato l’impatto delle politiche del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sull’economia e sull’inflazione.