Anche Il Giornale vede l’oro in rialzo, investire nel medio-lungo termine
Sappiamo che l’oro è bene rifugio per eccellenza e ora sta tornando nei portafogli dei risparmiatori per attuare una necessaria diversificazione. Guerre e tensioni in giro per il mondo hanno spinto la quotazione che oggi sfiora i 1.900-2.000 euro l’oncia.
Ne è convinto anche il Giornale che analizza lo scenario legato all’oro: “Il ritmo degli acquisti istituzionali di oro ha subito un’ulteriore accelerazione dopo che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno congelato le riserve russe in dollari in risposta all’invasione dell’Ucraina all’inizio del 2022. Con acquisti ufficiali di oro che hanno superato le 100 tonnellate solo nel primo semestre del 2023, la Cina continua a essere l’acquirente istituzionale più importante dell’anno. L’oro è diventato sempre più interessante anche per gli acquirenti individuali. Anche in questo caso, la Cina rappresenta un caso emblematico. Gli investitori locali puntano sull’oro vista anche la debolezza della moneta cinese, il renminbi”.
Tutto ciò indurrà il prezzo dell’oro a restare alto, così prevedono molti osservatori. È il caso di mettere l’oro nel mirino degli investitori italiani? Forse sì, ricordando che si può investire in oro, sempre attraverso banche o operatori qualificati, in due modalità, fisico (lingotti e monete) e finanziario (Etf/Etc e azioni).
Per acquistare oro fisico ci sono due modalità: lingotti (o lingotti, le pezzature più diffuse vanno da 20, 50 e 100 grammi, per un valore che varia dai circa 1000 a circa 5000 euro a lingottino); e monete. Le monete d’oro più conosciute, più facilmente reperibili e preferite dagli investitori (diverso peso, diversa purezza e diverso valore) sono le seguenti: sterlina d’oro inglese, krugerrand sudafricano, marengo, pesos messicani, dollari Usa.
Quando investire
Quindi investire in oro fisico non ha senso nel breve periodo, ma richiede un orizzonte temporale medio-lungo. Non solo, investire in oro fisico richiede la necessità di possedere un luogo fisico dove conservarlo (una cassaforte in casa o una cassetta di sicurezza in banca). Anche la rivendita richiede tempo: i tanti “compro oro” che si vedono in città non assicurano un cambio vantaggioso.