Anche la crisi cinese ‘spinge’ l’oro e la Fed taglierà a metà anno
Lo avevamo detto ed era un facile previsione che l’oro sarebbe stato presto ai massimi valori. I futures sull’oro sono in rialzo di quasi lo 0,7%. I rialzi del mercato dell’oro sono stati aiutati da un dollaro più debole e dal rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni, che oggi sta perdendo più dello 0,06% e ha visto un forte calo dal 4,3 al 4,15% circa dal 29 febbraio.
L’economia Usa sta rallentando e lo dimostra anche la debolezza dell’indice ISM. Jerome Powell presenta il rapporto semestrale sull’economia economica e monetaria degli Usa e gli analisti si attendono un taglio dei tassi verso metà anno.
I prezzi dell’oro si sono mantenuti al di sopra del livello di $2.100 mercoledì, vicino al picco record raggiunto nella sessione precedente, mentre le speranze di un allentamento dei tassi statunitensi entro la metà dell’anno aumentano e gli operatori attendono le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell sullo stato di salute dell’economia. Del resto l’annuncio del parlamento cinese ha posto un grosso punto interrogativo sulla capacità dell’economia cinese di riprendersi dai problemi economici in assenza di un forte stimolo fiscale. La Cina prevede una crescita del suo pil vicina al 5%.