Grazie alla Cina, il metallo giallo vive una nuova grande stagione
Dopo la difficile situazione generata sul mercato cinese dal crack di Evergrande, e del mercato azionario, investitori e consumatori cinesi “stanno comprando oro come se non ci fosse un domani”, spingendo i prezzi alle stelle. Lo dice il corripondente a Pechino dell’Ansa che riprende l’autorevole New York Times.
Il quotidiano finanziario che ripercorre gli ultimi record toccati dal metallo sui mercati delle materie prime e spiega le impennate con la febbre dell’oro diffusasi nel Paese asiatico. Spesso considerato un investimento sicuro durante i periodi di turbolenze geopolitiche ed economiche, scrive il quotidiano nella versione online, l’oro è aumentato vertiginosamente in risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alla guerra a Gaza.
Ma i picchi del prezzo fino oltre i 2.400 dollari l’oncia si sono rivelate più frenquenti e duraturi del previsto, “grazie alla Cina”.
I consumatori cinesi si sono riversati sull’oro poiché la loro fiducia negli investimenti tradizionali come quelli immobiliari o azionari ha vacillato.