Il mercato immobiliare è preda del nervosisimo
Dopo due anni da record per il settore immobiliare, nel primo quadrimestre del 2023scendono sia la domanda che l’offerta di immobili, una situazione che sembra non volersi fermare.
Per il 46% degli operatori sono infatti previsti cali ancora più accentuati nei prossimi quattro mesi (-4,5%). I prezzi invece continuano a salire del 5,5%. Questi i dati emersi da una ricerca dell’Ufficio Studi di Fimaa sul sentiment del mercato immobiliare residenziale.
In calo anche le compravendite sia della domanda che dell’offerta, rimanendo più o meno in linea con i livelli del quadrimestre precedente. Sono invece rimasti stabili i prezzi delle cessioni. Secondo la ricerca, è invece aumentata la sensibilità da parte degli italiani per le classi energetiche degli immobili.
Mutui, tassi in risalita
Per arrestare la corsa sfrenata dell’inflazione e i suoi effetti negativi, il 9 giugno 2022 la Bce aveva messo in campo un aumento dei tassi di riferimento a scadenza programmata di 25 punti base a partire dal 21 luglio 2022 e poi di nuovo a settembre dello stesso anno.
Regioni e città
Secondo il Rapporto immobiliare 2023 realizzato dall’Agenzia delle entrate in collaborazione con Abi, la Lombardia si riconferma la regione con il maggior numero di compravendite nel corso dell’anno (oltre 165mila), ma è l’Umbria che fa segnare il maggior rialzo con oltre 11mila scambi e una crescita del 14,2%. A seguire la Basilicata (+12,6%) e il Molise (+10,7%). Tra le grandi città troviamo sul podio Palermo (+11,3%), seguita da Milano (+6,1%), Torino (+5,9%) e Bologna (+3,4%).
Il futuro poco certo del mattone
Il futuro riserverà momenti difficili per il mercato immobiliare che vede negli ultimi tempi una ciclicità caratterizzata da forti cambiamenti concentrati in poco tempo. Questa caratteristica di fondo rende l’investimento sul mattone più incerto rispetto al passato.
Forse per gli investitori è il caso di prendere in considerazione altri strumenti con l’investimento in oro.