La de-dollarizzazione dell’economia favorisce l’oro

I Governi che esprimono monete come lo yuan, il rublo, la rupìa, lo riyal, sostengono sempre di più la possibilità di smarcarsi dal potere del dollaro. Vogliono più potere e la possibilità avere la propria moneta alla base delle transazioni internazionali. In una parola questo fenomeno si chiama “de-dollarizzazione” dell’economia.

Questo significa che si hanno di fronte due scenari: per gli Usa saranno guai, perché dovranno rinunciare ad una parte del loro potere sia economico sia politico che si basa sul dollar-power (gli Stati hanno timore ad abbandonare le transazioni globali basate sul dollaro perché hanno paura dell’isolamento) e, nel secondo caso, nel mondi si registrerà una nuova ricerca dell’oro. No, non si tratta di una ricerca di pepite come nel far west, ma le Nazioni che vogliano aumentare il potere delle proprie monete, dovranno legare il valore della loro divisa anche a valori reali che sono espressi nel fatto di avere delle disponibilità in oro.

A questo proposito Karen Krniol-Tambour, Co-CIO di Bridgewater, ha affermato che questa de-dollarizzazione non significa altro che l’oro è sottovalutato e ha una “lunga strada da percorrere”, come riportato da BusinessInsider

“L’oro è sottovalutato e potrebbe essere spinto verso l’alto dalla de-dollarizzazione – ha affermato il Co-CIO di Bridgewater – questo tumulto geopolitico non se ne andrà. Questo è un supporto secolare lento per l’oro”. Anche l’inflazione sarà un fenomeno che contribuirà a mantenere elevato l’interesse per l’oro, ha detto alla conferenza di Sohn.

Ciò avviene mentre alcuni paesi cercano di ridurre la loro dipendenza dal dollaro USA, che è dominante nel commercio internazionale e tradizionalmente visto come un bene di riserva fondamentale per le banche centrali.

Le sanzioni occidentali alla Russia che hanno congelato le sue riserve di valuta estera hanno evidenziato i rischi nell’uso dei dollari. E dall’invasione russa dell’Ucraina, più paesi si sono rivolti allo yuan cinese o ad altre valute diverse dal dollaro per accordi commerciali.

Nel frattempo, gli acquisti di oro da parte della banca centrale sono aumentati vertiginosamente negli ultimi trimestri mentre si affrettano ad accumularlo nelle loro riserve.

Karniol-Tambour ha affermato che questo ha anche il potenziale per cambiare il sentimento degli investitori nei confronti dell’oro che è avvertito in maniera sempre più positiva e non solo come bene rifugio.

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