Oro ai massimi e se vince Trump. Analisi de Il Sole 24 Ore
Riporta il Sole 24 Ore che Go for Gold punta sull’oro. È il titolo del report di Goldman Sachs sulle materie prime. Non si potrebbe essere più espliciti. Il 2 settembre scorso, gli analisti della nota banca d’affari Usa indicavano quota 2.700 dollari l’oncia il livello che il metallo giallo potrebbe toccare a inizio 2025.
A fare da volano c’è l’imminente taglio dei tassi della Fed, considerato ormai scontato dopo i dati di mercoledì sul rallentamento dell’inflazione statunitense. C’è poi la funzione di protezione dell’oro da eventuali schock geopolitici, tariffe incluse: con la vittoria di Donald Trump, infatti, potrebbe ripartire la guerra dei dazi e quale porto è più sicuro del metallo aurifero?
Ottimismo dunque sull’oro che attualmente viaggia sopra i 2.500 dollari l’oncia: giovedì a New York ha superato la barriera di 2.580 dollari segnando un nuovo record. «Soltanto forti dati macroeconomici, in particolare dagli Stati Uniti, che indichino una crescita significativa o un miglioramento economico, potrebbero fermare la sua tendenza al rialzo», ha dichiarato Kelvin Wong, analista di mercato del broker Oanda sentito da Reuters. Ci sono infine gli analisti di Bofa Global Research che nel report sulle commodity del 5 settembre scorso non escludono la possibilità che l’oro possa toccare i 3mila dollari l’oncia.