Oro corre per le guerre e la de-dollarizzazione: l’analisi de Il Sole 24 ore
Quotazioni in rialzo del 10% dall’attacco di Hamas ad Israele che si traduce in un effetto guerra che incide sul prezzo dell’oro. In queste settimane la quotazione dell’oro ha superato i 2000 dollari l’oncia e per il futuro la corsa non si fermerà. Lo dice anche Sissi Bellomo giornalista esperta di materie prime che riassume tutte le motivazioni della nuova corsa del metallo giallo che potrebbe superare il record segnato nel maggio 2023 quando ci fu la crisi del dollaro.
Tra le principali motivazioni segnalate dalla giornalista: le tensioni accumulatesi nel mondo e la relativa necessità di diversificare gli investimenti; la volontà delle Banche Centrali di continuare negli acquisti che è una tendenza già fotografata dal World Gold Council che ha registrato 800 tonnellate in acquisti netti nei primi nove mesi dell’anno e la volontà dei Governi dei Paesi non allineati di proseguire sulla strada della de-dollarizzazione dell’economia mondiale.