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Tv svizzera, a uno svizzero su quattro piace l’oro

Uno svizzero su quattro punta sull’oro. Secondo un sondaggio effettuato dalla TV Svizzera gli investitori più abbienti puntano sull’oro. Sono le conclusioni cui giunge un sondaggio realizzato dal servizio di confronti internet Moneyland, un rilevamento che mostra come il canale di investimento numero uno sia ancora il contante (inteso anche come soldi su un conto bancario) e come sussistano sensibili differenze nei portafogli di donne e uomini.

Ai 1500 interrogati nella Svizzera tedesca e romanda è stato chiesto quanto denaro abbiano destinato a varie possibili forme di investimento: potevano scegliere la risposta su una scala da 1 (nulla) a 10 (tutti i loro beni).

Più del 70% tiene del contante in casa

Il risultato: se si guarda unicamente al tipo di collocamento dei soldi, indipendentemente dall’importo, al primo posto per diffusione si classifica il conto bancario privato (89%). Seguono i soldi in un conto di risparmio (83%), i contanti a casa (71%), la cassa pensione (65%), i fondi (56%), il conto (53%), l’assicurazione sulla vita (37%), gli immobili (35%), le azioni svizzere (27%), l’oro (26%) gli ETF (24%), i contanti in cassetta di sicurezza (23%), i fondi azionari attivi (23%), le azioni estere (22%), metalli preziosi escluso l’oro (18%), le obbligazioni (18%), il bitcoin (18%), le altre criptovalute (18%), i prodotti strutturati (+17%) e via via tutti gli altri strumenti.

Se invece si analizzano le risposte tenendo conto degli investimenti con grandi quantità di denaro emerge una classifica diversa: il 28% tiene molti soldi sul conto risparmio, un canale seguito dal conto privato (24%), dalla cassa pensioni (19%), dai fondi 3a (15%), dagli immobili (14%) e dal conto di risparmio 3a (12%), dalle assicurazioni sulla vita (9%) e dal contante in casa (8%).

Il 18% della popolazione investe in bitcoin

Confrontando questi dati con quelli di un analogo rilevamento effettuato l’anno scorso spicca come i bitcoin siano oggi detenuti dal 18% della popolazione, una quota in netta crescita rispetto all’11% del 2021. Anche l’esposizione in oro è salita, passando dal 18% al 26%, segno probabilmente che i risparmiatori sono alla ricerca di modalità per sfuggire all’aumento dell’inflazione. Ma il maggiore interesse per il bitcoin (e le altre criptovalute), con il 30%, viene registrato da chi ha patrimoni fra 50’000 e 100’000 franchi, mentre il metallo giallo è privilegiato – nella misura del 50% – da coloro che possiedono oltre 1 milione.

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